Napoli campione d’inverno

“Il titolo di campione d’inverno è un titolo fasullo, che non conta nulla”. Maurizio Sarri ha appena battuto per 1-0 il Crotone assicurandosi di chiudere l’anno e il girone d’andata in testa al campionato, ma proprio non ce la fa a volersi accaparrare la palma virtuale di campione di metà stagione. Lui il successo, come tutti d’altronde, lo vuole intero. Rotondo, convincente, dominante. Un po’ come il suo Napoli. Che, però, nonostante il Sarri pensiero, campione d’inverno lo sarà sul serio. 48 punti in classifica, una proiezione che dice 96 finali e uno storico che insiste sul numero 99, ovvero l’impressionante cifra di punti messa assieme dalla banda azzurra nell’arco del 2017. Che finirà per l’appunto con Hamsik e compagni a guardare tutti dall’altro.

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Campione d’inverno, mezzo scudetto. Una considerazione che inevitabilmente si fa ogni qual volta si conclude il girone d’andata. E che tutti gli allenatori, un po’ per scaramanzia un po’ per realismo tendono a denigrare. Non conta nulla essere primi a gennaio, quello che conta è arrivare in testa a maggio. Verissimo. Quanto è altrettanto vero, però, che anche la statistica ha un suo valore ed è proprio attraverso la scienza dei numeri che si determinano spesso le migliori speranze. E allora ecco che a leggere meglio si capisce subito come nelle ultime dieci stagioni di Serie A, chi ha concluso in vetta il girone d’andata è anche riuscito a vincere il campionato in 9 occasioni. Ovvero sempre, tranne in una circostanza, che Sarri ricorderà benissimo. Stagione 2015-2016, Napoli campione d’inverno, Juventus campione d’Italia. Una coincidenza, che in una città abituata alla scaramanzia non vuole assolutamente essere una ‘gufata’ ma più che altro un avvertimento. Che l’allenatore del Napoli sa benissimo di dover raccogliere.